SOCIALMENTE … CI DISSOCIAMO
Non avremmo mai creduto che il declino portato a Terranuova da sette anni di Amministrazione Amerighi arrivasse a minare anche il sistema di protezione sociale di cui tanto si è vantata la maggioranza. Ma purtroppo siamo arrivati anche a questo.
Il bilancio di previsione 2011 dell’istituzione Le Fornaci – ovvero di tutto ciò che riguarda i servizi alla persona – è caratterizzato da un bel segno meno. La maggioranza si prodigherà a spiegare che è tutta colpa del governo centrale e del patto di stabilità. Ma se da una parte è vero che dei tagli sono stati necessari è altrettanto vero che dove e come tagliare è frutto di una scelta di cui chi amministra deve assumersi le responsabilità.
La scelta più eclatante-allarmante in questo settore è sicuramente la chiusura del Micronido, con una diminuzione di 16 posti, scelta giustificata come non più “economicamente compatibile”. E così il nido di Terranuova, finora vanto del nostro comune oltre i confini della provincia, cede alla dura legge dell’economia. Ma dov’è andata a finire la volontà dell’Amministrazione che nel 2009, avendo già esaurito la lista di attesa, proponeva il raggiungimento dei 100 posti? E perché pochi anni fa 16 bambini erano stati sufficienti ad aprire proprio la sezione del Micronido e oggi gli stessi 16 bambini non bastano per tenerlo aperto?
Ben vengano accordi last-minute con privati a risollevare le sorti del nido terranuovese! Rimane il fatto che il nostro comune ha valutato un servizio alla famiglia importante come l’asilo nido in termini di fredda convenienza economica mentre pochi mesi fa ha rifiutato di affrontare in tali termini questioni – prettamente economiche - come la cessione al Comune di San Giovanni di 300.000,00 € del disagio ambientale o come la cessione delle reti del gas! E non ha certo valutato la convenienza economica quando si è trattato di assumere altri due architetti!
Un’amministrazione attenta ai bisogni dei cittadini avrebbe dovuto creare condizioni dirette e indirette di sostegno alle famiglie, incrementando prima di tutto la flessibilità dei servizi! E invece si procede con tagli e tagliuzzi che oltre al nido investono qua e là i vari ambiti del sociale ma che, badate bene, non tagliano a tutti in egual misura!
Mentre infatti viene cancellata l’attività del Bibliobus e vengono fatte operazioni per diminuire indirettamente i contributi alle società sportive e alla Filarmonica che ha in concessione la scuola di musica comunale (tutte attività di alta valenza sociale ed educativa ad ampio raggio) - altre voci che riguardano iniziative culturali più di nicchia rimangono sostanzialmente invariate.
In contrasto con questo evidente “svuotamento” di significato delle funzioni sociali dell’Amministrazione, recependo alcune priorità dei cittadini, Terranuova per la Libertà ha presentato una mozione, in discussione il prossimo 6 aprile, in cui chiede che attraverso il CIAF si realizzi quella vasta rete di protezione sociale per cui il CIAF è stato creato, e attivando una più stretta collaborazione con la scuola, le società sportive e le varie associazioni che operano nel mondo giovanile si creino vere condizioni di sostegno alle famiglie e ai giovani.
30 marzo 2011
Gruppo Consiliare Terranuova per la Libertà
Luca Trabucco, Lucia Francalanci, Leonardo Lucacci