martedì 22 novembre 2011

riMONTIamo l'ITALIA!


riMONTIamo l'ITALIA!

Il Gruppo Consiliare Terranuova per la Libertà non si è mai occupato di fatti politici nazionali, perchè, pur confermando l'appartenenza politica al Centrodestra, si è sempre focalizzato sul territorio di Terranuova.
Ma nel momento in cui l'Italia rischia di uscire dall'Euro e si trova in mezzo ad una vera e propria “Guerra Finanziaria” che mette a repentaglio i redditi e la ricchezza delle nostre aziende e delle famiglie, con la politica (di destra e di sinistra) che ha dovuto abdicare al reciproco “battibecco inconcludente” che ci ha consegnato un inutile immobilismo, Terranuova per la Libertà non può esimersi da esprimere il suo pensiero al riguardo.
Oggi e' un giorno storico perchè il Presidente della Repubblica e' stato capace di capire l'eccezionalità del momento ed ha gestito la crisi come meglio non si poteva, sobbarcandosi di compiti che altri hanno abbandonato e garantendo i grandi del Mondo sulla capacità dell'Italia di riprendersi.
Oggi è un giorno storico perchè le tre principali coalizioni politiche- PD e IDV, il Terzo Polo (UDC, FLI) e il PDLhanno responsabilmente sospeso la lotta politica e i veti incrociati per favorire la “ricostruzione” dell'Italia.
Oggi e' un giorno storico perchè MARIO MONTI è stato chiamato per costruire un Governo fatto da persone competenti, che dovranno riformare l'Italia nei suoi punti critici, chiedendo ulteriori sacrifici agli italiani, ma dovranno anche tagliare, ridimensionare i costi della politica (indennità, prebende, poltrone, provincie, etc) soprattutto per dare l'esempio agli italiani che la musica è cambiata.
Oggi è un grande giorno e Terranuova per la Libertà si augura che sia l'inizio di un nuovo modo di far politica, di cui ha urgente bisogno anche il nostro Comune.

Gruppo Consiliare Terranuova per la Libertà
Luca Trabucco – Lucia Francalanci – Leonardo Lucacci
visitaci su – www.terranuova.blogspot.com

giovedì 17 novembre 2011

L'Unione dei Comuni fa la forza: ma solo per Montevarchi e San Giovanni!

L’Unione dei Comuni fa la forza”:
ma solo per Montevarchi e San Giovanni

Circola ormai da tempo la prospettiva di procedere alla costituzione dell’Unione dei Comuni di vallata, l’ennesimo carrozzone a carico dei contribuenti.
Ancor più grave ci appare la posizione dell’attuale amministrazione, che all’insaputa dei cittadini, senza aver mandato in merito, cerca di far digerire tale operazione a cosa avvenuta.
Purtroppo in questi ultimi anni i Comuni di Montevarchi e San Giovanni hanno acquisito un potere decisionale su Terranuova che la relega ad una posizione di subordine. Terranuova è diventata “l’oggetto dei desideri”in virtù di vari aspetti che la caratterizzano:
  • dal potenziale produttivo formato dalle numerose aziende dislocate sul nostro territorio;
  • al cruciale aspetto infrastrutturale come snodo di vallata;
  • dalla possibilità di una forza espansiva di sviluppo d’impresa nei comparti industriali;
  • alla capacità economica del Comune garantite dalle entrate straordinarie dalla discarica oggi elemento di “attrazione” per i vari interlocutori.
  • Proprio queste entrate, se gestite correttamente, consentirebbero a Terranuova di differenziarsi nella qualità dei servizi e delle offerte, evitando i livellamento della qualità dei servizi verso il basso che invece determinerebbe la partecipazione all'Unione dei Comuni. Oltrettutto visto il maggior spessore politico-economico di Montevarchi e San Giovanni, Terranuova rischierebbe di delegare le scelte funzionali amministrative in mano altrui, vedendosi sorpassata nelle priorità di gestione a favore dei due comuni più grandi.
    A motivare le nostre perplessità ricorrono anche le ultime scelte intraprese dall'amministrazione che hanno visto Terranuova soccombere nelle decisioni programmatiche di vallata, basti pensare:
  • alla strada S69 che come primo stralcio progettuale doveva prevedere il tratto casello-Valvigna e che invece è stato stravolto in favore del tratto casello-San Giovanni,
  • o all'area ricompresa tra il casello e la piscina che potenzialmente potrebbe avere uno sviluppo in qualità di polo industriale, ma che rimane ferma al palo grazie ad un patto d'intesa, firmato anche dal nostro Sindaco, che vincola la scelta urbanistica al benestare degli altri comuni.
    Già adesso avvertiamo con apprensione l'ingerenza che hanno le amministrazioni limitrofe sul nostro territorio nonostante sia competenza nostra esclusiva di decidere in merito, figuriamoci dopo con l'entrata nell'Unione dei Comuni come si accentuerebbe il campanilismo che esiste ed esisterà sempre, rimandando ad una unica regia le scelte da effettuare sul territorio. Inoltre rimane la nostra preoccupazione dal momento che, in questo periodo di contingenza con le difficoltà quotidiane che vivono i cittadini, si vada a creare l'ennesimo ente con costi e sovrapposizioni burocratiche in contrapposizione alle nostre proposte di ottimizzazione e snellimento degli apparati comunali.
    Se Teranuova accettasse di entrare nell'Unione sarebbe un palese indice di debolezza del nostro Comune, che invece di imporsi nei tavoli che contano al fine di apportare gli investimenti necessari sul nostro comprensorio in virtù del forte peso imprenditoriale e dei servizi presenti, discarica in primis, rimette a volontà esterne alla nostra città le importanti scelte.
    Noi vogliamo che Terranuova torni ad essere protagonista nelle scelte di sviluppo di vallata, perchè ne ha la forza ed il diritto, senza sottostare a mezzi compromessi che determinano solamente il rallentamento burocratico a favore di pochi.
    Invece di seguire le chimere, sarebbe più opportuno affrontare un sano risanamento della macchina amministrativa al fine di recuperare risorse da investire: Terranuova ha bisogno di essere amministrata bene dai “propri amministratori” e non delegare i compiti e funzioni ad altri.

Gruppo Consiliare Terranuova per la Libertà
Luca Trabucco – Lucia Francalanci – Leonardo Lucacci

sabato 12 novembre 2011

LA MAGGIORANZA E IL SUO NON-SENSO DELLA REALTA’

LA MAGGIORANZA E IL SUO NON-SENSO DELLA REALTA’
Al consiglio comunale del 9 novembre è emerso in maniera molto lampante come Amerighi e la maggioranza che lo sostiene (sempre più minoranza nel paese dopo l’uscita dell’IDV!) abbiano veramente uno scarso senso della realtà, che purtroppo rende ancora più inefficace la loro già debole e inadeguata azione amministrativa.
Il dibattito si è incentrato principalmente sulle condizioni delle società partecipate nel cui capitale è presente il comune di Terranuova Bracciolini.
Terranuova per la Libertà ne ha sottolineato con forza le maggiori criticità, palesi agli occhi di tutte le persone di buon senso.
  • La società Centro Pluriservizi Spa non ha più senso di esistere: infatti è affidataria del servizio mensa che a sua volta riappalta. Questo significa un passaggio in più che non può che nuocere all’economia della gestione e quindi alle tasche dei cittadini. Inoltre dopo la vantata scelta, fatta solo 2 mesi fa, di riportare il servizio all’interno del comune per motivi di convenienza e di migliori rapporti con l’utenza, si è assistito ad un ennesimo retro-front con l’affidamento a Centropluriservizi del servizio di fatturazione. Alla faccia della coerenza e della programmazione!
  • La Patrimonio Srl, nata per valorizzare il patrimonio del nostro Comune e fare investimenti, risulta paralizzata dall’assenza di risorse proprie: lo dimostra il famoso piano delle opere presentato nel 2007 e mai decollato! E’ evidente che a questi chiari di luna, potendosi basare solo su anticipazioni da parte del Comune e da finanziamenti che non vengono concessi, non potrà realizzare alcuna opera pubblica necessaria (come la sistemazione dell'area scolastica-sportiva e Viale Piave)
  • La farmacia della Penna risulta un vero flop con un buco di bilancio del 2010 pari a € 90.000 e una previsione per 2011 per niente migliore. La scelta – l’abbiamo detto fin dall’inizio – non ci è mai sembrata lungimirante, per più motivi: la localizzazione, l’affidamento in-house all’AF Montevarchi e soprattutto una convenzione tutt’altro che conveniente per il nostro Comune. A peggiorare il tutto sono arrivati esagerati costi di personale per noi ad oggi del tutto ingiustificabili e speriamo che il peggioramento delle relazioni sindacali tra i farmacisti e l'AF Montevarchi non si scarichi sui clienti con un peggioramento della qualità del servizio.
  • Cosa dire di CSAI e CSA, sempre più in mano al privato? CSA (raccolta rifiuti e spazzamento strade) sta cercando di recuperare una “situazione drammatica” (sono parole del presidente Rappa) per quanto riguarda la riscossione di crediti da enti che usufruiscono dei suoi servizi. CSAI (gestione della discarica di Podere Rota) negli ultimi anni si è caratterizzata principalmente per una evidente inadeguatezza nel relazionarsi con la cittadinanza, soprattutto per quanto riguarda i disagi provocati dagli impianti interni alla discarica. La diminuzione dell’importo di disagio ambientale spettante al nostro Comune dal 2011 di 300.000€ regalati a San Giovanni è stato accertato, facendo mancare dal nostro bilancio questo importo la cui copertura sarà a carico dei cittadini terranuovesi. Qui ci sono gravi responsabilità politiche e amministrative della maggioranza di Centrosinistra per Terranuova (PD+SOCIALISTI+SEL).
Insomma la situazione delle società partecipate di Terranuova ci pare un bagno di sangue, con inevitabili ripercussioni sul bilancio del Comune, sulla capacità di azione amministrativa e sui servizi al cittadini. Ma di fronte a tutto questo – come se fossero in un mondo parallelo - il sindaco e la sua maggioranza hanno saputo spendere solo parole di elogio e soddisfazione.
10 Novembre 2011 Gruppo Consiliare Terranuova per la Libertà
Luca Trabucco, Lucia Francalanci, Leonardo Lucacci