lunedì 27 maggio 2013

MOZIONE SUL COMPLETAMENTO E L’ATTIVAZIONE DEL REGISTRO TUMORI DELLA TOSCANA, IVI COMPRESA L’AREA DELLA PROVINCIA DI AREZZO E DEL VALDARNO ARETINO.

Questa mozione verrà presentata dal nostro gruppo consiliare al prossimo Consiglio Comunale di giovedi 30 maggio in linea con quanto già approvato nel consiglio del Comune di San Giovanni Valdarno.


MOZIONE SUL COMPLETAMENTO E L’ATTIVAZIONE DEL REGISTRO TUMORI DELLA TOSCANA, IVI COMPRESA L’AREA DELLA PROVINCIA DI AREZZO E DEL VALDARNO ARETINO.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERRANUOVA BRACCIOLINI
Premesso Che il “Registro Tumori” è uno strumento indispensabile per acquisire informazioni sui malati di
malattie oncologiche di un territorio, per conoscere la diffusione di tali malattie sul territorio stesso, per identificare aree o gruppi a rischio, per la valutazione della qualità dell’assistenza erogata, nonché come strumento di programmazione per la definizione di interventi preventivi, di diagnostica e cura, assistenza e adeguamento delle strutture sanitarie.
Considerato che in Italia sono attivi 37 (S.E.&O.) Registri tumori di Popolazione e registri tumori Specializzati, accreditati dall’associazione AIRTUM, istituiti grazie all’impegno e la sensibilità di Regioni, istituzioni sanitarie, associazioni, organizzazioni ed enti e che rimane coperto solo circa il 40% della popolazione italiana, con enormi disparità fra i vari territori della nazione.
Ricordato che la regione Toscana, da decenni impegnata nella lotta contro i tumori e nell’assistenza oncologica, con deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 1200 del 12.12.2005 ha stabilito l’estensione a tutto il territorio regionale dell’attività del Registro Tumori Toscano, attivo fin dal 1985, istituendo quindi il Registro Tumori della Regione Toscana (RTRT).
Riscontrato che i Registri Tumori, nati inizialmente in maniera spontanea ed evolutisi nei successivi decenni in centri di ricerca, scontano oggi un vuoto legislativo nazionale, (in assenza di norme che li riconoscano e leggittimino la loro attività nel rispetto delle regole per la tutela dei dati sensibili), che sta determinando difficoltà, incertezze e ostacoli che rischiano di portare alla paralisi degli istituti in diverse regioni.
Visto che con la conversione nella legge 221 del 13.12.2012 del D.L. 179 del 18.10.2012 recante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, all’art. 12 è stato istituito il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), dando così legittimazione di legge statale alla raccolta dati e informazioni sulle varie patologie, consentendo con “I sistemi di sorveglianza e i registri di mortalita', di tumori e di altre patologie, ecc” di garantire un “sistema attivo di raccolta sistematica di dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici per registrare e caratterizzare tutti i casi di rischio per la salute, di una particolare malattia o di una condizione di salute rilevante in una popolazione definita.”
Riscontrato comunque: che per la concreta attuazione della legge, stante la ricorrente complessità e cavillosità delle norme italiane, occorre, per quanto attiene il FSE, l’approvazione di un Decreto Ministeriale di cui al comma 7) del predetto art. 12 della legge per stabilirne contenuti, responsabilità, codifica dati, garanzie e misure di sicurezza per la protezione adeguata dei dati personali sensibili.Che per i sistemi di sorveglianza e i Registri di vario genere, ivi compreso il Registro Tumori, previsti dal comma 10) dell’art. 12, mentre le regole del DM di cui al comma 7) per l’ “accesso, modalita' e logiche di organizzazione ed elaborazione dei dati” del FSE per garantire adeguatamente la protezione dei dati personali sensibili determineranno le modalità di alimentazione dei dati dei Registri, la relativa istituzione e aggiornamento dovrà avvenire con DPCM. Che addirittura con regolamento statale, ai sensi del comma 13 art. 12, saranno determinate, entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge, le disposizioni per l’accesso ai dati dei Registri, per la custodia e la sicurezza dei dati stessi, in conformità al codice di protezione dei dati personali .Che comunque le Regioni possono istituire con legge propria ulteriori e diversi Registri di Tumori e di altre patologie di rilevanza regionale.Tenuto poi conto che l’ambiente fisico, sociale ed economico esercita una profonda influenza sulla salute e che la distribuzione delle malattie dipende in gran parte dalle differenti condizioni ambientali e dalle diverse abitudini comportamentali degli individui e che all’interno di un territorio si può verificare una diversa distribuzione delle malattie, dovuta ad una differente esposizione degli individui ai vari fattori di rischio.
Considerato che anche l’area territoriale del Valdarno aretino ha subito, nel corso degli anni, un costante e progressivo processo di sviluppo economico e sociale, che ha visto, tra l’altro, il proliferare di insediamenti produttivi, con la presenza di stabilimenti che si ritiene essere pericolosi, l’incremento delle infrastrutture, ma soprattutto l’abnorme crescita del traffico, la progettazione e l’insediamento di centrali per la produzione di energia elettrica alimentate a biomasse, che si aggiungono alla storica centrale elettrica di Santa Barbara a ciclo combinato, la presenza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Considerato altresì che lo sviluppo delle sopra citate attività, congiunto al traffico su gomma, in una valle allungata divenuta corridoio naturale di collegamento e di transito nord-sud con la presenza delle due fondamentali linee dorsali ferroviarie e dell’autostrada A1 accanto alla tradizionale SR 69 Arezzo- Firenze, costituisce certamente causa di aumento della quantità di polvere sottili e di altri agenti patogeni e cancerogeni diffusi nell’aria e precipitati nelle colture.
Ritenuto che tutti gli elementi sopra descritti, che si traducono in un aumento complessivo dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua, dei suoli e quindi delle colture dei nostri territori, possano concorrere ad aumentare il pericolo di malattie tumorali, cardiovascolari, broncopolmonari ed embriogenetiche.
CHIEDE
Che il Governo provveda con la massima tempestività a tutti i compiti riservati allo Stato per l’istituzione dei sistemi di sorveglianza e i Registri di vario genere, in particolare il Registro Tumori, senza aspettare i termini massimi stabiliti dalla legge e soprattutto senza farli inutilmente decorrere, lasciando privi degli strumenti attuativi della legge tutti i soggetti interessati.
Che la Regione Toscana provveda ad accelerare, garantendo le risorse necessarie, l’ampliamento del Registro Tumori della Toscana a tutte le aree e a tutte le popolazioni che attualmente risultano non coperte dall’attività di raccolta delle informazioni, fra cui l’area della provincia di Arezzo e del Valdarno aretino.
Che la Conferenza dei Sindaci del Valdarno dell’ASL 8 della Toscana e la Provincia di Arezzo si facciano interpreti di questa richiesta, facendola propria nella prima assemblea utile.

Che il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale si impegnino nel sostenere e diffondere il presente ODG presso le competenti Autorità istituzionali, seguendone le vicende e riferendo a questa Assemblea sul raggiungimento degli obbiettivi che, si confida, possa avvenire rapidamente.

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